Nostro intervento al presidio "Stop agli integralisti cattolici e ai neofascisti"
Nella provincia bolognese, specialmente nei Comuni dell'Unione Reno-Galliera (S. Pietro in Casale, Poggetto) le associazioni di integralisti cattolici che si dicono "anti-gender" vanno sempre più a braccetto con realtà dichiaratamente fasciste come Forza Nuova e l'Associazione Evita Peron (le donne di Forza Nuova) che sfruttano l'occasione per avere un briciolo di visibilità e per legittimarsi come "difensori dei valori patrii".
Riguardo allo spettacolo Fa'afafine Desideria Raggi, responsabile nazionale imolese dell'Ass. Evita Peron, ha detto che è "progetto perverso delle lobby LGBT" e accusa di "macchiare l’innocenza dei bimbi più piccoli attraverso fiabe rivisitate, testi modificati, giochi del rispetto a luci rosse, le stesse si insinuano tra i più grandicelli per continuare l’opera satanica di destabilizzazione della loro affettività, minandone la sfera intima e imponendo loro modelli di “genere” nuovi da poter scegliere e da considerare come assoluta normalità”, e parla "di una malata perversione che andrebbe solamente curata“. Per fortuna l'omosessualità, anche se solo da vent'anni, è stata eliminata dal manuale diagnostico di psichiatria. La malattia sta invece nella mente di chi non sa accettare la libertà altrui di gestire il proprio corpo e il proprio desiderio come meglio crede, la perversione sta nei castelli che queste persone si inventano pur di passare il loro messaggio omo-trans-fobico e violento, e da curare sarebbe la loro monomania e l'isteria che gli deriva dall'essere completamente fuori dal tempo e fuori dal mondo.
Lo diciamo subito: chiunque usa i termini "ideologia gender" o "teoria del gender" è solo una persona omofoba, ovvero che disprezza ogni forma di affettività non eterosessuale e che vuole che i ruoli di maschio e di femmina siano ben distinti: l'uomo attivo, libero, rude, lavoratore, e la donna passiva, dolce, sensibile, adatta alla cura domestica e dei figli, secondo i peggiori dettami del sistema patriarcale. Ci sarebbe da ricordare che questi sono gli stessi presupposti che fanno sentire certi maschi giustificati a picchiare o uccidere le donne in quanto considerate esseri "deboli", "vittime".
Se in decenni di lotte femministe e di teorie sul genere come categoria sociale che produce effetti concreti sulle persone, non si è mai pervenute a una definizione circoscritta e unitaria del termine "genere", poiché ciò semplicemente NON E' POSSIBILE data la vastità dell'argomento e delle interpretazioni prodotte, figuriamoci se una definizione la possono dare preti, fascisti e integralisti cattolici, che si sa che con la ricerca e il pensiero complesso hanno poco o nulla a che fare.
Simone Castagno, del coordinamento liguria Rainbow ha dichiarato che “Accostare problemi gravi quali bullismo, violenza di genere, dipendenze, a teorie antiscientifiche è una manipolazione per nascondere omofobia e discriminazione“
I fascisti di Forza Nuova, quelli che hanno attaccato al cancello della scuola elementare di Poggetto lo striscione "La vostra cultura è contro natura", non vedono l'ora di approfittare della strada spianata dagli ultra-concervatori, come avviene durante le noiosissime veglie delle Sentinelle in Piedi.
I fascisti hanno nella loro "cultura" (perché la natura di cui parlano loro non esiste, come il "gender") il parassitismo che li porta a fare alleanze con chiunque gli ripulisca un minimo le mani macchiate del sangue delle persone che hanno malmenato perché trans, con la pelle nera, sex worker, omosessuali o semplicemente non vestiti da repubblichini.
La violenza del gesto di affiggere uno striscione fascista in una scuola elementare è pari all'ignoranza delle parole utilizzate. Violenza perché i bambini vengono direttamente coinvolti, sia perché non avrebbero potuto non vedere l'enorme striscione sia perché quel "vostra" rivolge il messaggio anche a loro; ignoranza perché chiunque abbia due dita di cervello saprà che parlare di "natura" nell'epoca contemporanea è quantomeno impreciso e anacronistico. Ma non solo: sostenere che i comportamenti non eterosessuati siano "contro natura" è anche un errore clamoroso: centinaia di specie animali condividono pratiche omoerotiche e perfino omogenitoriali, soprattutto fra le scimmie antropomorfe, ma solo la specie umana conosce l'omofobia e il patriarcato, manifestazioni decisamente culturali e poco naturali. Quindi, a rigor di logica, se proprio volessimo utilizzare quegli stessi concetti – ridotti dai fascisti a mezzi per naturalizzare l'ideologia del dominio e dell'oppressione – è la cultura fascista e omo-trans-fobica ad essere contro natura poiché non riconosce la legittimità di ogni forma di desiderio, valorizzandono esclusivamente la "famiglia tradizionale" e demonizzando le scelte libere. All'interno delle realtà fasciste come Forza Nuova o CasaPound – è sempre bene ricordarlo – la stragrande maggioranza dei componenti sono maschi bianchi eterosessuali cattolici e piccolo-borghesi, per i quali il genere femminile va protetto in quanto debole e ricopre il ruolo – come in epoca fascista – di "angelo del focolare": le donne sono per essi "naturalmente" portate alla cura degli spazi, della prole e dei propri compagni maschi, come fedeli servitrici della famiglia e della patria. Basta vedere il programma "Tempo di essere madri" di CasaPound, o il ridicolo programma anti-femminista dell'Associazione Evita Peron: una falsa retorica sociale che vuole cooptare il discorso "anti-gender" per allargare la propria platea di ascoltatori e dare una facciata più "gradevole" alle proprie idee di dominio e prevaricazione dei forti sui deboli e di discriminazione delle diversità.
Chiamarlo "gender" o "teoria del gender", oltre a far schifo dal punto di vista linguistico, è una strategia per allontanare e per far sembrare un mostro concettuale ciò che è invece una delle grandi rivoluzioni del pensiero del Novecento, una nozione fondamentale per tutte le scienze umane, dalla filosofia all'antropologia, dalla sociologia alla semiotica, per le teorie della letteratura, del cinema, del teatro e della musica, e sempre di più anche per le scienze che cominciano a criticare i propri assunti eteropatriarcali, quelli che ad esempio fanno sì che da sempre i soggetti intersex subiscano la cosiddetta "rettificazione genitale" (rabbrividiamo) entro i primissimi giorni di vita, ovviamente senza il consenso del soggetto.
Questa è gente che associa le unioni civili a matrimoni con animali, che chiama "pedofili" tutti coloro che parlano di "genere" senza guardare nei luoghi a loro così vicini dove la pedofilia è stata effettivamente praticata e poi insabbiata.
Non è tollerabile, e ancor meno lo è nella scuola pubblica, l'ingerenza di gruppi neofascisti e di integralisti ultra-conservatori, e non sono accettabili questi attacchi violenti e l'omo-trans-fobia che questi gruppi oscurantisti aizzano.
Contro tutti i fascismi, per una società libera e solidale!