Collettivo Exarchia


Non viviamo più come schiavi/e

Stop agli integralisti cattolici e ai neofascisti

Giovedì 29 giugno 2017

Ore 18,30, @ piazza del Nettuno

Aderiamo e condividiamo volentieri il comunicato di indizione di un presidio antifascista dopo le provocazioni fasciste e omofobe avvenute presso la scuola elementare di Poggetto, frazione di San Pietro in Casale (BO).

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Che cos'è l'ecologia sociale

Il testo che proponiamo è una breve introduzione all’Ecologia Sociale.

Murray Bookchin (1921-2006) è stato un pensatore anarchico, fondatore e maggior esponente dell’ecologia sociale. L’approccio di Bookchin non si lega a un solo dominio della conoscienza. Noi siamo abituati a pensare in termini di scienze umane e scienza naturali e troppo spesso ci dimentichiamo che le une dipendono dalle altre e viceversa. Per comodità analitiche possiamo dividere la conoscenza in campi a patto che non ci scordiamo di vivere in un mondo che costituisce un’unità complessa e in continuo cambiamento. Ed è in questo senso che si sviluppa il pensiero di Bookchin anche in questo testo dove si parla di sociologia, biologia, psicologia seguendo o criticando diversi filoni di queste discipline.
Partendo da questo presupposto, ovvero che la realtà del mondo è una e complessa, impossibile da ridurre e iscrivere a un unico dominio della conoscenza, e assumendo che l’essere umano e la terra (intesa come mondo naturale) sono due entità complementari i cui destini sono inevitabilmente legati, facciamo nostra la critica delle forme di dominio dell’essere umano su gli/le altri/e e degli umani sulla natura che sta alla base dell’ecologia sociale. Allo stesso modo ribadiamo non solo il desiderio, ma la necessità di una società libera e autogestita.

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Proiezione di "Golden Dawn. A personal affair"

Venerdì 19 maggio 2017

Ore 20,00, @ Circolo Anarchico C. Berneri (p.zza di Porta S. Stefano, 1)

Sono anni che la giornalista Angélique Kourounis sta scavando nell'organizzazione del partito neo-nazista greco Alba Dorata. Dopo altri due documentari, in quest'ultimo suo lavoro del 2016 tenta di scoprire "cosa accade nella testa dei militanti di Alba Dorata, che si pongono come vittime del Sistema", mettendo sotto il riflettore il collasso finanziario, l'instabilità politica e i rapporti famigliari.

Documentario in lingua greca con sottotitoli in inglese.

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Costruiamo ponti

Questo pamphlet nasce da una serie di incontri e discussioni con compagne e compagni di alcuni spazi di Atene, rielaborati sotto forma di intervista. Non vuole quindi essere né una descrizione oggettiva di quel mondo che è l’anarchismo greco, né pretende di essere un’analisi accademica accurata. Il fatto che questi compagni, ogni volta, sottolineassero il fatto che si trattava della loro opinione, invitandoci a parlare anche con altri, crediamo sia un segno forte dell’attendibilità di quelle stesse opinioni.
Ringraziamo pertanto i compagni e le compagne di Officina Eutopia, Pikrodafni Squat, K-vox e Nosotros, fra cui sicuramente G. P., ed in particolare, fra tutti, N. P.

Lo dedichiamo ad Alexis.

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Emilia Antifascista. Monitoraggio sui fascismi nei territori di Modena, Carpi, Reggio Emilia e Bologna

Condividiamo l'opuscolo prodotto dalla rete Emilia Antifascista, strumento di controinformazione e mobilitazione attiva contro i fascismi presenti in regione.

La rete “Emilia Antifascista” nasce nel gennaio del 2016 dall’incontro di diverse individualità reggiane e modenesi provenienti dai movimenti antagonisti e anarchici. [...]

Questo opuscolo raccoglie i primi scritti emersi dagli incontri della rete, e vuole essere uno strumento utile per far aprire gli occhi sulle realtà fasciste presenti nei nostri territori ed inoltre avvicinare e coinvolgere i numerosissimi antifascisti già presenti nelle nostre provincie, oltre che per allargare questa rete anche alle altre città dell’Emilia Romagna.

Allarghiamo la rete a dismisura, togliamo ogni spazio ai fascisti!

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Cosa intendiamo quando diciamo "fascismo"

Condividiamo il testo del nostro intervento fatto durante il corteo antifascista del 25 aprile 2017.

"Il fascismo è violenza!" è una frase che potrebbe venir detta con convinzione da tantissime persone. Che provenga dal sindaco alla commemorazione in piazza, dall'insegnante ex-comunista in aula o dal cantante sudato che annuncia che la prossima è Bella ciao, suona convincente e quasi appropriato. [...]

Questa relazione innegabile tra fascismo e violenza non deve però portarci a identificare l'uno con l'altra, cosa che invece è solito fare il discorso democratico, che, se e quando condanna le violenze fasciste o di stampo razzista, lo fa per il suo essere appunto violenze, per il loro essere forme politiche "estreme", senza mai mettere in discussione l'intenzione politica che ci sta dietro."

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