Collettivo Exarchia


Non viviamo più come schiavi/e

Manifesto del Collettivo Exarchia

Resistere. Organizzare. Contrattaccare.

Siamo felici di pubblicare finalmente il manifesto del Collettivo Exarchia, frutto di molte assemblee e di un intenso lavoro di elaborazione collettiva. Speriamo possa essere un utile strumento di confronto su antiautoritarismo, precarietà, fase storica, strategie e pratiche politiche anarchiche.

Il testo è liberamente scaricabile QUI. Buona lettura!

Riportiamo parte dell'introduzione:

Perché un manifesto?

I motivi sono da ricondurre a diversi ragionamenti che abbiamo affrontato come collettivo sulla struttura interna e sulla strada da perseguire. Diversi problemi erano sotto gli occhi di tutti/e noi, così abbiamo sentito il bisogno di ripensare la nostra attività sull’ultimo anno trascorso, comprendendo che per stabilire una linea politica comune a tutt* era necessario partire da noi, da chi siamo, da cosa ci accomuna nelle nostre esperienze vissute, cosa ci manca e cosa desideriamo, e sulla base di questo riconoscere un campo d'azione che tenga insieme tutte le nostre sensibilità e ci permetta di definire la nostra strategia di lotta.

Questo manifesto è uno strumento che servirà come base del nostro agire, dandoci nel contempo la possibilità di diffondere il nostro pensiero, le nostre pratiche, e di spiegare come le nostre lotte prendono forma. [...]

Il manifesto è suddiviso secondo uno schema che va dal generale al particolare: dall'analisi della fase storico-politica che ci troviamo ad attraversare e della specificità bolognese, all'enunciazione dei princìpi politici che condividiamo, fino alle nostre priorità come collettivo e i metodi di cui ci dotiamo, ovvero l'assemblea settimanale, le tecniche di autogestione e il metodo del consenso. [...]

Il nostro è un anarchismo militante, il che singnifica che intendiamo agire politicamente per cambiare la realtà attraverso l'impegno quotidiano. Attraverso pratiche come l'autogestione, l'azione diretta e la solidarietà intendiamo contribuire alla sovversione del sistema capitalista e di tutte le sue espressioni ideologiche e pratiche. [...]

Siamo convinti/e che le differenti forme di oppressione siano funzionali alla riproduzione del regime capitalista, a partire dal patriarcato e dalla divisione del lavoro secondo classe, genere e "razza". Infatti le forme locali del capitalismo neoliberale [...] definiscono diverse gerarchie del privilegio e manifestazioni locali di queste oppressioni (principio di intersezionalità); questo ci invita a osservare come nel nostro contesto si manifesta l'intreccio di relazioni di potere che determina le forme locali della discriminazione [...].

È per noi evidente che per abbattere le gerarchie e produrre un modello di individuo e di società radicalmente nuovi non si può stare all'interno delle maglie del capitale, né tantomeno delle sue istituzioni democratiche che fanno il gioco delle parti per mascherare l'intrinseco rapporto di potere che esiste fra chi governa e chi viene governato. [...] Per far questo serve l'intersezionalità delle lotte, ovvero che i diversi segmenti della società che lottano contro le varie forme di oppressione incrocino le proprie attività al fine di "contaminarsi", sulla base di una comune visione rivoluzionaria.

Da queste considerazioni deriva la necessità di ricostituire un movimento anarchico sociale sfaccettato e composto da "moduli" diversi, sia in forma sindacale sia in forma di collettivi universitari e scolastici, di aiuto legale all'attivismo, di distribuzione di beni e organizzazione della solidarietà.

Written by Exarchia on Tuesday July 17, 2018
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